A cura di: Ufficio
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Spesso, durante la
gravidanza, molte donne si trovano di fronte al dilemma se rinunciare o no ai
trattamenti estetici, per non trascurare il proprio aspetto esteriore. Come può
confermare anche l’ostetrica durante gli incontri di un corso preparto, i trattamenti estetici
non sono vietati, l’importante è prestare particolare attenzione ad alcuni di
questi.
Manicure e pedicure sono
concessi, evitando di usare lo smalto soprattutto durante i primi tre mesi di
gestazione. Smalto e solventi contengono sostanze nocive volatili che possono
essere inalate. Alcuni accorgimenti da prendere sono: assicurarsi che gli strumenti
usati dall’estetista siano sterilizzati e che lo smalto (da applicare dopo i
tre mesi di gravidanza) non tocchi le cuticole, in modo da ridurre il rischio
di contatto con batteri e sostanze chimiche. Evitare di usare unghie finte,
poiché la colla usata per applicarle contiene sostanze dannose.
L’epilazione è consentita, quindi
via libera anche alla ceretta; da preferire le varianti a freddo e orientale (a
base di zucchero Kalawa). La ceretta a caldo è da evitare perché il calore
induce la vasodilatazione dei capillari e lo strappo provoca uno stress di
questi piccoli vasi sanguigni superficiali. Al posto della ceretta si può usare
un epilatore elettrico oppure un rasoio, purché si faccia attenzione a non
crearsi piccoli tagli. È consentito usare anche la crema depilatoria, con
moderazione, poiché contiene sostanze irritanti e chimiche. La crema
depilatoria non rappresenta un rischio per il bambino, poiché agisce a livello
superficiale coinvolgendo solo il primo strato di pelle: l’epidermide. Vanno evitati
assolutamente la luce pulsata, l’elettrocoagulazione e il laser. Questi ultimi
tre trattamenti di epilazione possono essere fatti dopo il parto, ma sempre
dietro consulto medico.
E il parrucchiere? Per quanto
riguarda la colorazione dei capelli si consigliano tinte prive di ammoniaca,
resorcina (una sostanza tossica) e nichel (un allergizzante). I colpi di sole e
le mèches sono da preferire, dopo i
primi tre mesi di gravidanza, poiché il prodotto non va sul cuoio capelluto,
evitando così la possibilità che entri in contatto con sostanze chimiche. Una
colorazione naturale non dannosa per il bimbo è sicuramente l’henné. L’unico inconveniente è che
questa polvere naturale potrebbe causare nella madre una dermatite da contatto.
Ad ogni modo, quando si va dal parrucchiere, si raccomanda di informare circa
il proprio stato, cosicché si possano prendere tutte le precauzioni possibili.
Anche i massaggi sono consentiti,
purché siano passati i primi tre mesi e non coinvolgano la zona addominale. Molto
consigliato è il linfodrenaggio, per aiutare a ridurre il gonfiore localizzato
e migliorare la circolazione sanguigna. Durante la gravidanza le donne possono
essere soggette a mal di schiena, gonfiori e altri piccoli disturbi, quindi il
massaggio, eseguito da un operatore esperto, è un ottimo rimedio per alleviare
tali disagi. Si ricorda che prima di seguire una qualunque attività o trattamento
di benessere, è bene confrontarsi con il proprio medico. Le gestanti possono
curare il proprio aspetto fisico seguendo anche altre attività previste nei
vari corsi preparto e post parto.
Per maggiori informazioni: www.corso-preparto.it