lunedì 20 aprile 2015

Quali sono i trattamenti estetici consentiti in gravidanza?

A cura di: Ufficio Stampa Ok Corso Preparto

Spesso, durante la gravidanza, molte donne si trovano di fronte al dilemma se rinunciare o no ai trattamenti estetici, per non trascurare il proprio aspetto esteriore. Come può confermare anche l’ostetrica durante gli incontri di un corso preparto, i trattamenti estetici non sono vietati, l’importante è prestare particolare attenzione ad alcuni di questi.
Manicure e pedicure sono concessi, evitando di usare lo smalto soprattutto durante i primi tre mesi di gestazione. Smalto e solventi contengono sostanze nocive volatili che possono essere inalate. Alcuni accorgimenti da prendere sono: assicurarsi che gli strumenti usati dall’estetista siano sterilizzati e che lo smalto (da applicare dopo i tre mesi di gravidanza) non tocchi le cuticole, in modo da ridurre il rischio di contatto con batteri e sostanze chimiche. Evitare di usare unghie finte, poiché la colla usata per applicarle contiene sostanze dannose.



L’epilazione è consentita, quindi via libera anche alla ceretta; da preferire le varianti a freddo e orientale (a base di zucchero Kalawa). La ceretta a caldo è da evitare perché il calore induce la vasodilatazione dei capillari e lo strappo provoca uno stress di questi piccoli vasi sanguigni superficiali. Al posto della ceretta si può usare un epilatore elettrico oppure un rasoio, purché si faccia attenzione a non crearsi piccoli tagli. È consentito usare anche la crema depilatoria, con moderazione, poiché contiene sostanze irritanti e chimiche. La crema depilatoria non rappresenta un rischio per il bambino, poiché agisce a livello superficiale coinvolgendo solo il primo strato di pelle: l’epidermide. Vanno evitati assolutamente la luce pulsata, l’elettrocoagulazione e il laser. Questi ultimi tre trattamenti di epilazione possono essere fatti dopo il parto, ma sempre dietro consulto medico.
E il parrucchiere? Per quanto riguarda la colorazione dei capelli si consigliano tinte prive di ammoniaca, resorcina (una sostanza tossica) e nichel (un allergizzante). I colpi di sole e le mèches sono da preferire, dopo i primi tre mesi di gravidanza, poiché il prodotto non va sul cuoio capelluto, evitando così la possibilità che entri in contatto con sostanze chimiche. Una colorazione naturale non dannosa per il bimbo è sicuramente l’henné. L’unico inconveniente è che questa polvere naturale potrebbe causare nella madre una dermatite da contatto. Ad ogni modo, quando si va dal parrucchiere, si raccomanda di informare circa il proprio stato, cosicché si possano prendere tutte le precauzioni possibili.
Anche i massaggi sono consentiti, purché siano passati i primi tre mesi e non coinvolgano la zona addominale. Molto consigliato è il linfodrenaggio, per aiutare a ridurre il gonfiore localizzato e migliorare la circolazione sanguigna. Durante la gravidanza le donne possono essere soggette a mal di schiena, gonfiori e altri piccoli disturbi, quindi il massaggio, eseguito da un operatore esperto, è un ottimo rimedio per alleviare tali disagi. Si ricorda che prima di seguire una qualunque attività o trattamento di benessere, è bene confrontarsi con il proprio medico. Le gestanti possono curare il proprio aspetto fisico seguendo anche altre attività previste nei vari corsi preparto e post parto.

Per maggiori informazioni: www.corso-preparto.it