sabato 21 aprile 2018

Autopalpazione del seno: ecco come si esegue correttamente


A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica

Stabilire e pianificare un percorso di screening periodico, è importante per prevenire alcune neoplasie come il tumore al seno. Tutte le donne possono eseguire oltre a visite mediche regolari e un test genetico tumore al seno, anche un primo screening autonomo, consistente nell'autopalpazione.

È importante eseguire con regolarità un controllo del proprio seno, poiché favorendo la diagnosi precoce, accresce il tasso di sopravvivenza. Le stime indicano una percentuale del 98% di sopravvivenza, a distanza di cinque anni dalla terapia, delle donne che hanno sviluppato un tumore mammario1.


Vediamo come si svolge correttamente l'autopalpazione.

Prima di tutto occorre scrutare con attenzione entrambi i seni davanti a uno specchio, alla ricerca di contorni anomali, sporgenze, affossamenti, anomalie dei capezzoli. Ripetere la stessa operazione con le braccia alzate.

Mettere un braccio sopra la testa, e iniziare con l'altra mano a palpare il seno a dita tese, alla ricerca di noduli, indurimenti, irregolarità. Ripetere il procedimento anche dalla parte opposta.

Sdraiarsi sul letto con testa e spalle sul guanciale. Porre un braccio dietro la nuca, e con l'altra mano, sempre a dita tese, eseguire manovre circolari iniziando dall'esterno del seno fino al capezzolo, sondando anche l'incavo dell'ascella.

Premere tra indice e pollice il capezzolo, con delicatezza, per verificare un'eventuale fuoriuscita di liquido; in caso positivo studiarne colore e odore.

L'autopalpazione del seno dovrebbe essere eseguita almeno una volta ogni mese, e a distanza dal ciclo mestruale, quando il seno è meno sensibile.

Nel caso in cui, durante l'autopalpazione, si rilevassero anomalie occorrerà rivolgersi a uno specialista. Non bisogna però preoccuparsi prima di aver eseguito un accertamento. Oltre a mammografia o ecografia, i medici consigliano, soprattutto alle donne con familiarità ai tumori ovarici e mammari, di sottoporsi a esami per le alterazioni ai geni BRCA, connessi allo sviluppo del 15% dei casi di cancro alle ovaie e del 5-10% di quello al seno2,3.

Per maggiori informazioni: www.brcasorgente.it

Fonti

1. airc.it

2. Campeau PM, Foulkes WD, Tischkowitz MD. Hereditary breast cancer: New genetic developments, new therapeutic avenues. Human Genetics 2008; 124(1):31–42

3. Pal T, Permuth Wey J, Betts JA, et al. BRCA1 and BRCA2 mutations account for a large proportion of ovarian carcinoma cases. Cancer 2005; 104(12):2807–16