Si sente spesso parlare di conservazione cordone ombelicale e di cellule staminali cordonali.
Coloro che stanno per diventare genitori possono avere molti dubbi in merito e
proprio per questo è estremamente importante una corretta informazione. I
futuri genitori si chiedono se il bambino sentirà dolore, se la procedura è
sicura e come è possibile conservare così a lungo delle cellule.
È giusto chiarire che il sangue del cordone
ombelicale, al momento della nascita, viene raccolto con procedure del tutto sicure e indolori sia per il bambino che
per la mamma. Il personale ostetrico, adeguatamente formato, utilizza un ago
apposito di grosso calibro per trasferire il sangue cordonale dalla vena
ombelicale a una sacca ematica che contiene un anticoagulante. Il campione
raccolto viene sottoposto ad analisi ematologiche che valutano parametri come cellularità e volume ed eventuale presenza
di batteri o altri contaminanti che potrebbero causare problemi nella
conservazione.
Una volta terminate le analisi il campione viene
sottoposto a diversi trattamenti, come un'eventuale eliminazione della frazione
plasmatica o dei globuli rossi, che ne consentiranno la crioconservazione in una banca del cordone ombelicale. La
conservazione avviene in biocontainers a -196°C (temperatura raggiunta con
azoto liquido o aeriforme) e per questo il campione viene miscelato con un
agente crioprotettivo per evitare la formazione di ghiaccio. Solitamente si
tratta di dimetilsolfossido al 10% (DMSO)1.
I biocontainers
sono collocati in stanze dotate di sistemi di allarme in grado di rilevare e
segnalare eventuali variazioni di temperatura all'interno di un biocontainer,
che potrebbero danneggiare l'intero processo di conservazione. Come ulteriore
precauzione, i biocontainers sono dotati di una fonte secondaria di azoto,
pronto per essere rilasciato in caso di avarie, come ad esempio un black-out.
Questi processi consentono di conservare le
cellule staminali del cordone ombelicale per un periodo di tempo molto lungo.
Studi recenti hanno dimostrato che è possibile crioconservare le cellule
staminali del cordone ombelicale per più
di 24 anni senza alterare la loro vitalità e le loro capacità proliferative
e differenziative2,3. In una ricerca sperimentale delle staminali
cordonali conservate per oltre 24 anni sono state trapiantate in un modello
murino e sono state in grado di ripopolare il midollo osseo dell'animale. Raccolte
a distanza di sei mesi dal trapianto, si sono dimostrate capaci di ripopolare
il midollo di un secondo animale3. Si tratta di risultati
scientifici straordinari, che ricordano l'importanza della conservazione del
cordone ombelicale per mettere a punto terapie per trattare sempre più
patologie.
Fonti:
1.
Moise, K.J., Jr.,
Umbilical cord stem cells. Obstet Gynecol, 2005. 106(6): p. 1393-407.
2.
Broxmeyer, H.E.,
et al., Hematopoietic stem/progenitor cells, generation of induced pluripotent
stem cells, and isolation of endothelial progenitors from 21- to 23.5-year
cryopreserved cord blood Blood. 117(18): p. 4773-7.
3.
Broxmeyer, H.E.,
Cord blood hematopoietic stem cell transplantation in StemBook, T.S.C.R.
Community, Editor. May 26, 2010.