martedì 5 maggio 2020

Cancro al seno e alle ovaie: cos’è la tecnologia NGS?

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica


Il genoma umano è l’insieme dei geni presenti negli individui. I geni, localizzati sui cromosomi, sono formati da DNA e rappresentano l’informazione responsabile della trasmissione dei caratteri3. Dal punto di vista oncologico, è importante partire dallo studio del genoma in quanto questo consente di capire i meccanismi che generano i tumori e fornisce informazioni sulla terapia specifica da seguire4. Tutto questo può essere di fondamentale importanza, per esempio, nella prevenzione tumore al seno.

Esistono sempre più campagne di sensibilizzazione e informazione, per aumentare la consapevolezza dei fattori di rischio che sono alla base dello sviluppo di un tumore. La prevenzione è il primo passo, e riguarda l’individuazione dei fattori di rischio come l’alimentazione errata, l’ambiente in cui si vive, l’età e la predisposizione genetica, correlati all’insorgere di diversi tipi di cancro.

Un tumore origina nel momento in cui si sviluppano anomalie nel processo di produzione delle cellule. Se vi sono mutazioni genetiche le cellule perdono il controllo della loro riproduzione e non svolgono le funzioni di crescita normali dell’organismo. Le cellule in sovrannumero possono diventare maligne e, di conseguenza, estendersi attaccando i tessuti circostanti. In questo modo si originano i tumori e le metastasi.

Per individuare le persone con un rischio maggiore di sviluppare un tumore è essenziale lo screening genetico. Negli anni ’90 si è scoperto che mutazioni nei geni BRCA aumentano le probabilità che l’individuo sviluppi un tumore al seno o un tumore alle ovaie. Le donne con una mutazione del gene BRCA1 hanno l’87% di possibilità di sviluppare un cancro al seno e il 40% di sviluppare un cancro alle ovaie1,2. Il tumore non si sviluppa obbligatoriamente se è presente una mutazione, ma è importante che chi ha questa mutazione ne sia a conoscenza affinché intraprenda un piano preventivo personalizzato.

Per effettuare un test genetico basta il prelievo di un campione di sangue dalla paziente, in modo da poter analizzare regioni cromosomiche, cioè geni di interesse. Il DNA viene sequenziato attraverso la tecnologia NGS (Next Generation Sequencing) per individuare eventuali mutazioni genetiche. La caratteristica principale della tecnologia NGS riguarda la possibilità di sequenziare contemporaneamente centinaia o migliaia di geni5. Il termine Next Generation Sequencing fa riferimento ai nuovi metodi di sequenziamento sviluppatisi dopo il tradizionale sequenziamento del DNA tramite metodo Sanger5. La tecnologia NGS ha la peculiarità di ridurre sia i tempi che i costi delle analisi.

Per intraprendere immediatamente un trattamento personalizzato, è importante individuare tempestivamente la predisposizione allo sviluppo di un tumore. Proprio per questo un test genetico di screening è da considerarsi uno strumento valido per i pazienti che hanno familiarità con i tumori e che vogliono informazioni sulla propria predisposizione genetica.

Per maggiori informazioni sui test genetici per il tumore al seno e all’ovaio: www.brcasorgente.it


Fonti
1) R. FERLA, et al., Founder mutations in BRCA1 and BRCA2 genes, Annals of Oncology 18, Supplement 6, vi93-vi98, 2007
2) S. CHEN, et al., Meta-analysis of BRCA1 and BRCA2 penetrance.
J Clin Oncol, 25(1 1 ):1 329-1 333, 2007
3) R. DULBECCO, La mappa della vita, Sperling & Kupfer Editori S.p.A., 2001
4) I numeri del cancro 2014 - pubblicazione a cura di Aiom. Com e Artum
5) U. DEMKOW, R. PLOSKI, Clinical Application for Next-Generation Sequencing, Elsevier, 2016

Preparazione atletica nella pallanuoto: Fabio Grossi e Gabriele Sergi

Il tema della sesta puntata di #Tecnicamente è la preparazione fisica; Edoardo Osti ne ha parlato con due professionisti del settore, ovvero Fabio Grossi, che collabora con Bogliasco 1951 e R.N. Camogli, e Gabriele Sergi, in forza alla S.S. Lazio e alla Juventus Pallanuoto.

Diversi i temi trattati, a partire dalle domande dei lettori su alcuni aspetti legati alla preparazione fisica in ambito giovanile e senior, passando per le caratteristiche consigliate di un buon riscaldamento pre-gara.

Si è parlato anche di post gara, ovvero delle tante cose che si possono fare per mantenere alto il livello prestativo: da una adeguata alimentazione passando per il recupero posturale.







E ancora: palla medica, respirazione, forza massima ed esplosiva, allenamento del portiere, l'importanza del mental coaching.

Una puntata che speriamo possa dare un contributo di crescita ai giovani allenatori, a cui chiediamo come sempre di contribuire con domande di chiarimenti o approfondimenti su cui costruire le future puntate: la mail è sempre la stessa, edoardo.osti@wpdworld.com

https://www.wpdworld.com
https://www.habawaba.com

venerdì 7 febbraio 2020

Sindrome di Smith-Lemli-Opitz: cause e sintomi

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica


Le coppie che hanno il desiderio di avere un figlio possono effettuare un test genetico preconcepimento in modo da valutare il loro rischio riproduttivo prima di concepire il bambino. Ovvero, con questo esame possono valutare la probabilità di trasmettere una malattia genetica recessiva, come la sindrome di Smith-Lemli-Opitz (SLO), a un figlio.

Le malattie genetiche recessive si manifestano quando il piccolo eredita due copie mutate dello stesso gene dai genitori. La sindrome SLO è una patologia genetica a trasmissione autosomica recessiva. Questo vuol dire che una singola copia mutata del gene non determina nessun sintomo ma se l'individuo eredita il gene mutato di entrambi i genitori manifesta la malattia. Si tratta di una sindrome presente soprattutto nell'Europa centrale e settentrionale, con un'incidenza di 1 ogni 20.000/40.000 bambini. Proprio per questo è considerata anche una malattia rara2.

La sindrome SLO si manifesta alla nascita, ma ci sono delle forme più lievi che possono essere diagnosticate durante l'infanzia o l'età adulta. È una sindrome metabolica caratterizzata dalla riduzione della sintesi del colesterolo. Alla base della malattia c'è la mutazione del gene DHCR7, che causa una produzione ridotta dell'enzima 7DHC-reduttasi, che converte il 7deidrocolesterolo (7DHC) in colesterolo. I pazienti presentano livelli sierici di colesterolo più bassi, mentre aumentano quelli del precursore (7DHC). Il colesterolo ha funzioni biologiche, strutturali e metaboliche importanti. Si tratta di un componente delle membrane cellulari, compresa la guaina mielinica, e serve per la sintesi degli ormoni steroidei (testosterone e cortisolo), della vitamina D e degli acidi biliari1.

La malattia si manifesta con malformazioni, ritardo mentale e disturbi comportamentali. Le caratteristiche fisiche sono dismorfismi facciali, microcefalia, sindattilia del secondo e terzo dito del piede, ritardo nella crescita e anomalie genitali nel maschio. I disturbi comportamentali sono sintomi autistici, iperattività, comportamento autolesionista e disturbi del sonno2,3. Malformazioni al cervello, al cuore, ai polmoni e anomalie gastrointestinali si manifestano nei pazienti più gravi1. La prognosi varia a seconda della gravità dei sintomi, ma alcuni pazienti arrivano all'età adulta2.

La diagnosi si effettua valutando i livelli di 7DHC nel siero e nei tessuti e deve essere confermata dall'analisi molecolare1,2,3. Il trattamento, invece, prevede la supplementazione di colesterolo con l'aggiunta nella dieta di cibi che ne sono ricchi. Questa integrazione non può ovviare ai potenziali effetti dannosi dell'accumulo del 7DHC. Il colesterolo assunto con la dieta, inoltre, non può attraversare la barriera emato-encefalica e per questo è in fase di sperimentazione un trattamento che unisce la supplementazione di colesterolo con la simvastatina, che impedisce l'accumulo di 7DHC e arriva al sistema nervoso centrale1,2.

A causa dell'elevato numero di malattie genetiche che possono essere ereditate, e vista la loro gravità, è preferibile effettuare un test genetico preconcepimento per conoscere il proprio rischio riproduttivo. Il test preconcepimento Igea indica la probabilità di avere dei figli con una malattia genetica recessiva. È importante consultare il proprio medico, in modo da riuscire a pianificare il giusto percorso riproduttivo.

Per ulteriori informazioni sul test Igea: www.sorgentegenetica.it

Se hai trovato questo articolo interessante condividilo nel tuo network!

Fonti: