venerdì 26 aprile 2013

Il Personal Trainer in studio

Personal … tutto ruota intorno a questo termine, che racchiude parecchi significati e molteplici sfaccettature. Personal perché ci si rivolge alla persona nella sua completezza e nella sua unicità; personal perché il rapporto, quando ci si allena, è col trainer e con nessun altro; personal in quanto personalizzazione del servizio ancor prima della semplice individualizzazione della scheda d’allenamento, sulla base dei reali bisogni del cliente al momento del colloquio iniziale; personal perché il trainer innanzitutto, in quanto persona, ha il dovere nei confronti di se stesso e dei suoi clienti di percorrere un continuo ed entusiasmante percorso di crescita personale e professionale. Personal per tanti e diversi motivi, dunque …

Questo per introdurre l’argomento studio di Personal Training, struttura di dimensioni limitate, frutto di bassi investimenti finanziari, caratterizzata da un ambiente curato, rassicurante ed accogliente. E’ la scelta di alcuni professionisti del fitness con hanno l’obiettivo di avviare una libera attività imprenditoriale e per differenziare l’offerta in questo campo in alternativa al servizio fornito da grandi gruppi internazionali e catene di centri, strutture che hanno avuto l’indubbio merito di incoraggiare un numero sempre più cospicuo di istruttori ad intraprendere la strada del personal fitness training.

Parallelamente al servizio in studio, si sta sviluppando il servizio di home fitness: alcuni trainers, soprattutto quelli più giovani, zelanti ed energici, scelgono l’ambito domiciliare come unica sfera lavorativa, mentre altri preferiscono far “convivere” l’attività all’interno della palestra o dello studio e quella a domicilio, con le dovute ed appropriate maggiorazioni sulle tariffe dei pacchetti.



L’obiettivo è la ricerca quindi di una non così ristretta nicchia, di una clientela che non ama frequentare la palestra tradizionale, spesso caotica, naturalmente dispersiva, nata essenzialmente per il grande pubblico e per chi desidera principalmente socializzare e condividere del tempo con altre persone. In uno studio o centro personal -che spesso ha le sembianze di una vera e propria palestra in miniatura- la clientela ha altri presupposti e ricerca specifici risultati. Su tutti la necessità di raggiungere un obiettivo in compagnia di un professionista che li segua passo dopo passo, senza sentirsi addosso l’occhio indiscreto e giudicante di altre persone, in una privacy ed una discrezione che a volte conduce il cliente ad esternare problematiche che fuoriescono dal campo tecnico del fitness trainer. In questo contesto nasce la necessità di un professionista nuovo, più completo, con ancora maggiore esperienza nei vari settori della vita ed ulteriori percorsi di crescita personale da frequentare parallelamente all’aggiornamento tecnico-scientifico nei settori dell’allenamento e della preparazione atletica.

Quali saranno i nuovi campi di azione del Personal Trainer che si accinge ad aprire un’attività in proprio?
Li affronteremo nel prossimo articolo...

domenica 14 aprile 2013

Il dolore cervicale e l'utilità della ginnastica personalizzata

Le cause più frequenti di mal di schiena sono da ricercare in attività lavorative a rischio (operai, imbianchini, piastrellisti, parrucchiere, camionisti), in attività sportive non adeguate, nelle posture scorrette durante le attività domestiche, nella tensione emotiva, nei traumi in genere. 
In particolare alcuni studi su lavoratori addetti a videoterminali hanno evidenziato la presenza di disturbi alla colonna vertebrale in percentuale superiore rispetto a un gruppo di controllo e a quello che si riscontra nei facchini o nei manovali, dimostrando così effettivamente il ruolo negativo ricoperto dalla fissità della posizione di fronte al videoterminale. 

La colonna cervico-dorsale durante la giornata è sicuramente sottoposta ad uno stress maggiore perché soggetta a continui movimenti di flesso-estensione. Le attività lavorative più a rischio per questa parte del corpo sono quelle di precisione -sarte, grafologhe, orologiai, oppure gli imbianchini, gli addetti alle pulizie, i contadini- oppure comportamenti come guardare la televisione a letto o utilizzare cuscini non idonei.

 

Un riposo notturno confortevole è importante per alleggerire il carico di lavoro che i dischi intervertebrali subiscono durante la giornata. Da evitare assolutamente un cuscino alto in quanto costringe il tratto cervicale della colonna in posizione di flessione e può essere causa di dolori cervicali e mal di testa

La necessità di mantenere la curva fisiologica della colonna cervicale, suggerisce quale indirizzo utile per mantenere efficiente la colonna "un’adeguata e personalizzata attività sportiva"; bisognerebbe favorire le posizioni ed i movimenti che portano una minore pressione sui dischi intervertebrali e, quando le condizioni lavorative non permettono tale scelta, eseguire dei movimenti di compenso e mobilizzazione

Per maggiori informazioni prova gli esercizi su Youtube

lunedì 8 aprile 2013

Preparazione atletica nel golf

Continuiamo a parlare di golf e vediamo insieme quali muscoli allenare per ottenere performances ottimali.
La muscolatura addominale, soprattutto a livello degli obliqui, è fondamentale per permettere le torsioni del busto. Per quel che concerne le braccia, il tricipite e i muscoli dell’avambraccio sono decisivi nel garantire solidità e controllo per colpire la palla. Trapezio, deltoidi e romboidi sono chiamati in causa nel gesto di portare il bastone (o mazza) verso l’alto. Per ottenere uno swing -il colpo principe del golf- efficace e preciso, gli arti inferiori dovranno essere mantenuti tonici ed in particolare gastrocnemio, soleo, quadricipite e muscoli posteriori della coscia vanno tonificati e potenziati. In maniera equilibrata, però: è importante fare una valutazione delle tensioni muscolari -attraverso test specifici- del muscolo ileo-psoas, muscolo della coscia che si inserisce nella zona lombare della colonna. Questo è un muscolo importantissimo che spesso viene per così dire snobbato dai preparatori atletici. 


Fondamentali, e non solo nella parte inferiore del corpo, l'azione e la funzione dei muscoli intrarotatori ed extrarotatori, indispensabili nella stabilità del colpo e della posizione. In questo contesto è consigliato un lavoro sui muscoli che agiscono sulla cuffia dei rotatori delle spalle.

Al prossimo articolo, buon allenamento con Saluteinmovimento su Youtube!

giovedì 4 aprile 2013

L'allenamento del golfista


Con questo articolo riprendiamo a parlare di uno sport a noi particolarmente caro: il golf.
Per giocare a golf bisogna essere capaci di eseguire gesti tecnici di grande precisione che richiedono forza, flessibilità, coordinazione e concentrazione per colpire la palla con l’obiettivo di “metterla in buca”.
La programmazione individuale dell’allenamento dovrebbe esser tale da garantire lo sviluppo armonico ed equilibrato di tutte le principali qualità fisico-atletiche: dalla resistenza alla forza, dalla velocità d’esecuzione del gesto alla flessibilità. La resistenza non è la qualità fisica principale nel gioco del golf, anche se migliorare la capacità di tollerare uno sforzo prolungato risulta importante per costruire la base su cui incrementare le altre qualità. 


La preparazione dovrebbe prevedere un equilibrato sviluppo di tutta la muscolatura, anche perché un lavoro troppo incentrato su forza e ipertrofia risulterebbe controproducente: lo sviluppo di grandi masse muscolari, soprattutto nella “parte alta” del corpo, può andare a discapito dell’efficacia del gesto, della flessibilità e della sensibilità nelle rotazioni del corpo. 
Diventa fondamentale il lavoro sulla mobilità articolare per garantire la fluidità del gesto atletico.
Nel prossimo articolo vedremo nel dettaglio i gruppi muscolari. Per saperne di più visita il canale Youtube di Saluteinmovimento.
Buon allenamento da Michi e Fabio!